Tendaggi di scena
SIPARI
apertura alla greca
Si apre al centro e funziona come una doppia tenda di finestra. Il movimento di andata e ritorno è garantito da una corda e da un doppio binario che al centro si sormonto di 50 cm circa, per permettere alle due metà del sipario di sovrapporsi e chiudere abbondantemente la scena. La strada può essere fissata al muro del boccascena o unita alla graticcia a mezzo di corde metalliche. Questo tipo di sipario è adatto per i piccoli teatri, per i teatri senza graticcia, o che hanno il soffitto basso, oltre ovviamente a teatri con boccascena ampissimi che non necessitino di particolari aperture per le loro rappresentazioni.
apertura all'italiana
Il sipario si apre dal centro: due corde, partendo dai bordi centrali del velluto ad un'altezza dal basso di 2,00 m circa terminando alla sommità, passano attraverso una fila di anelli, fissati saldamente alla stoffa e formanti un semicerchio. Tirando le due corde si alza la stoffa fino a lasciare libero il boccascena mobile. La parte alta è normalmente legata ad un traliccio metallico di sostegno. Pa seconda dell'altezza del sipario, della porzione di sipario che si desidera vedere sulla scena, vengono predisposti all'orlo superiore dei rinforzi e/o delle catene rivestite per agevolare la raccolta del tendaggio e ridurne l'ingombro.
apertura alla romana
Il sipario è confezionato in un unico grande telo e viene sollevato verticalmente per mezzo di una serie di funi agganciate al bordo inferiore del sipario. L’azionamento delle funi, che è contemporaneo per tutte (il bordo inferiore del sipario si mantiene orizzontale per tutta la manovra d’apertura). per tutta l'altezza del sipario vengono predisposti dei tubolari retrostanti che lo manengono perfettamente teso.
apertura alla veneziana
Il sipario è confezionato in un unico grande telo con riccheza sia verticale che orizzontale in modo da creare l'effetto "festone" tipico della tenda veneziana. Viene sollevato verticalmente per mezzo di una serie di funi agganciate al bordo inferiore del sipario. L’azionamento delle funi di solelvamento è contemporaneo per tutte (il bordo inferiore del sipario si mantiene orizzontale per tutta la manovra d’apertura).
apertura all' austriaca
Il sipario è confezionato in un unico grande telo e viene sollevato verticalmente per mezzo di una serie di funi agganciate al bordo inferiore del sipario. La differenza tra una soluzione e l’altra sta nella confezione del telo, che può essere teso o arricciato, e nell’azionamento delle funi, che può essere contemporaneo per tutte (il bordo inferiore del sipario si mantiene orizzontale per tutta la manovra d’apertura) oppure differenziato (il bordo inferiore si dispone secondo una linea curva).
apertura imperiale
Il sipario si apre dal centro: due corde, partendo dai bordi centrali del velluto ad un'altezza dal basso di 2,00 m circa fe terminando alla sommità, passano attraverso una fila di anelli, fissati saldamente alla stoffa e formanti un semicerchio. Tirando le due corde si alza la stoffa fino a lasciare libero il boccascena . La parte alta è normalmente legata ad un traliccio metallico di sostegno. A seconda dell'altezza del sipario, della porzione di sipario che si desidera vedere sulla scena, vengono predisposti all'orlo superiore dei rinforzi e/o delle catene rivestite per agevolare la raccolta del tendaggio e ridurne l'ingombro.
apertura francese
Il metodo usa i movimenti del sipario all'italiana, per l'apertura, e del sipario alla tedesca, per il sollevamento da terra. I due movimenti, più veloce all'italiana, più lento alla tedesca, sono sincronizzati da un comando unico a mezzo dei diametri del tamburo posto in graticcia. Questo sistema si utilizza quando le dimensioni del boccascena e della torre scenica non consentono il solo movimento all'italiana.
apertura tedesca
Il sipario si alza verticalmente, fino a sparire in soffitta, in un movimento cosiddetto "a ghigliottina". Il tendaggio è legato ad un traliccio metallico e il tutto viene sollevato a mezzo di corde che si avvolgono attorno ad un tamburo posto in graticcia. Il sistema in versione più semplice può essere usato anche per alzare in soffitta i fondali e drappeggi scenografici.