Teatro Carani

Infrastruttura tecnologica, impianto multimediale e scenotecnica

Progetti /

Sassuolo, Italia – 2024

Dopo una lunga fase di chiusura, il Teatro Carani, inaugurato nel 1930 come simbolo di innovazione architettonica e culturale, è tornato a nuova vita grazie a un importante intervento di riqualificazione tecnologica e funzionale. Decima ha curato la progettazione e la realizzazione dell’intero impianto multimediale, della nuova scenotecnica e di un’infrastruttura tecnologica avanzata.

L’obiettivo era restituire alla città uno spazio storico in grado di adattarsi a molteplici utilizzi, dal teatro al cinema, dai concerti agli eventi aziendali, grazie a soluzioni tecniche all’avanguardia, versatili e armonicamente integrate nell’architettura originale.

Caratteristiche principali

Sistema di diffusione sonora basato su tre differenti assetti, per adattarsi alle diverse tipologie di eventi:

  • Sistema Main: fisso in sala e adatto a prosa, conferenze e show, garantisce una diffusione audio performante e di qualità, riducendo la dispersione fuori dalla zona di ascolto.
  • Sistema Dolby Surround 3.1: collegato al mediaserver DCI, è posizionato dietro lo schermo cinematografico ed è ottimizzato per il cinema
  • Sistema Line Array: un sistema mobile, ad alta potenza, usato per concerti rock e DJ-set, è composto da “cluster” capaci di potenza e lunga gittata del suono, ed è gestito tramite protocollo Dante, lo standard de facto per la gestione dell’audio digitale.

È previsto un doppio sistema: una proiezione cinematografica fissa in standard DCI in risoluzione 2K e posizionata a fondo sala, e una seconda in full HD, per conferenze ed eventi teatrali, che è possibile spostare a seconda delle esigenze.

Per le riprese video, necessarie sia per le conferenze che per lo streaming di eventi, sono stati predisposti numerosi punti di connessione a bassissima latenza, collegati a una matrice video.

Infrastruttura avanzata che copre palcoscenico, ballatoi, graticcia, proscenio, barcacce, camerini e platea. Si tratta di una rete basata su rame e fibra ottica, gestita tramite i principali protocolli di trasmissione e gestione di segnali multimediali digitali (Dante, sACN, RDM e QLAN ecc.) per la distribuzione di audio, video, controllo e illuminazione.

Il cuore del sistema si trova nei rack centrali del mezzanino, che ospitano patch panel e apparecchiature attive.

Da qui, l’infrastruttura si collega a SCB (Sound & Communication Boxes) e PLB (Production Lighting Boxes), offrendo agli utenti finali un’interfaccia intuitiva e una gestione flessibile dei segnali.

Per ridurre al minimo la latenza nella trasmissione video, fondamentale per le produzioni teatrali, è stata implementata un’infrastruttura broadcast 12G-SDI che assicura una sincronizzazione perfetta tra orchestra, attori, direttore di scena e tecnici.

Nuovo sistema scenotecnico, aggiornato sia per migliorare efficienza e sicurezza, che per ottenere maggiore versatilità grazie anche alla nuova graticcia. La fornitura comprende inoltre tiri traslabili, ballatoi, tiri manuali, fondali e schermi.

Il progetto della meccanica superiore è stato concepito per offrire la massima flessibilità.

Ogni tiro scenico può essere adattato sia per l’illuminazione che per il sollevamento delle scene, a seconda delle necessità dello spettacolo, grazie alla sua connessione alle Production Lighting Boxes (PLB) sui ballatoi.

Con questo intervento, abbiamo contribuito a restituire al Teatro Carani non solo la sua funzione originaria, ma anche una nuova identità tecnica e funzionale, rendendolo uno spazio pronto a dialogare con le esigenze della scena contemporanea.